CORVETTE STINGRAY V8 5.7 del 1972

Restauro conservativo

Tutto ha inizio per la passione che lega padre e figlio alle auto e la loro determinazione nel restaurare la Corvette Stingray V8 acquistata dopo anni d’ininterrotta ricerca.

Una macchina del 1972, di provenienza americana, che, negli States, è passata per le mani di 3 proprietari

La documentazione cartacea, conservata con cura all’interno dell’auto, ha permesso di risalire al primo proprietario (un titolare di una catena d’alberghi) e al terzo proprietario (un campione dell’NBA di Washington).

Con il quarto proprietario l’auto sbarca in Europa, a Londra e successivamente in Italia, a Foggia.

“Io sono il sesto” racconta orgoglioso l’attuale proprietario “ma, grazie alla cura e all’attenzione dei precedenti proprietari, sono in possesso di tutta la documentazione cartacea riguardante la vettura, nonché della targa londinese. Ho persino il portachiavi originale della concessionaria che, nel lontano 1972, consegnò la macchina al primo proprietario.”

La decisione del restauro conservativo: LA SCELTA DI AUTOSERVICE D’ANDREA

Tramite un comune amico, conoscono Tonino e Giancarlo di AutoService D’Andrea.

“La loro conoscenza e passione ci ha ispirato fiducia fin da subito e ci siamo trovati immediatamente sulla stessa lunghezza d’onda”

Partiti con l’idea di restaurare solo il motore, ben presto hanno optato per un restauro totale, puntando, tuttavia, a preservarne la storicità con l’obbiettivo di farla diventare un’”auto di famiglia” da tramandare di padre in figlio.

Il Restauro: PASSIONE, SCELTE, PROFESSIONALITÀ

La presenza della build sheet (targhetta di fabbricazione) originale sul serbatoio ha permesso di certificare la corrispondenza dei i numeri di serie di motore, differenziale, cambio e delle altre componenti principali, confermando come l’auto fosse integralmente originale.

Per preservare l’originalità dell’auto, si è deciso di preservare ogni pezzo originale riutilizzabile.

Sulla carrozzeria si è intervenuti soltanto con ritocchi di dettaglio, poiché la scocca di vetroresina, una delle prime realizzazioni con tale materiale, non presentava, ovviamente, problematiche di corrosione.

Più corposi si sono rivelati gli interventi a carico del telaio e della meccanica. Separati questi ultimi dalla carrozzeria, si è proceduto allo smontaggio di motore e sospensioni. Le parti metalliche sono state sabbiate, zincate a caldo e riverniciate con cura per essere poi attentamente rimontate.

Alla fine la meticolosità e la professionalità dell’AutoService D’Andrea coadiuvate dalla disponibilità dei proprietari a scelte, anche costose, volte a preservare quanto più possibile l’autenticità della Corvette, sono state premiate con l’iscrizione all’ASI, come targa oro classe A2, riconoscimento riservato, esclusivamente, ai restauri conservativi di altissimo livello.

uno sguardo dietro le quinte